È cosa eccellente possedere la forza d’un gigante,
ma usarla da gigante, è tirannia!
William Shakespeare
VINE – Vitis vinifera, vite
Che tipo è?
È una persona critica e iper-esigente, capace di una rara durezza. Esprime un’inclinazione al controllo attraverso il dominio e la collera intrinseche a queste modalità relazionali. Proviene verosimilmente da una famiglia molto repressiva e limitante rispetto alla sua naturale e spontanea espressione, sopratutto emozionale. E’ quindi l’imitazione di quel modello controllante e autoritario che lo caratterizza. La libertà che non ha ricevuto è la stessa che non concederà agli altri. Orozco definisce Vine primario lo psicopatico. Ossia colui che non è in grado di percepire alcuna dimensione emozionale, la mente e il ragionamento. Di solito comunque Vine è caratterizzato da freddezza, egoismo, auto-accentramento. Non è in grado di provare rimorso, condividere una rivalutazione, chiedere scusa, provare empatia. E’ un individuo prepotente, aggressivo, arrogante. Non prevede alcun confronto perché la sua è l’unica verità possibile e desidera ubbidienza e sottomissione. Violenza e crudeltà possono essere presenti sotto diverse sfumature, ma anche narcisismo e sadismo. Mussolini e Hitler sono stati due personaggi tipicamente Vine ma esiste un modo diverso di esercitare l’autorità, anche Gandhi probabilmente è stato un eroe Vine.
Le parole che lo descrivono
Dominio, egoismo, prepotenza, arroganza, aggressività, autoritarismo, avidità, durezza, crudeltà, insensibilità, inclemenza, ambizione smisurata, potere.
La sua lezione
Vine è un individuo solitamente dotato, ma la sua intelligenza manca dello spessore emozionale, egli ha il compito di imparare a farsi rispettare per le sue doti e non attraverso dinamiche di potere e paura. Una comprensione e un uso differente del proprio potere personale, ossia attraverso la consapevolezza e la pace possono fare risplendere la sua forza, senza più bisogno di prevaricare gli altri. Vivere una nuova dimensione spirituale e connettersi alla Fonte, quella forza più grande di cui tutti noi siamo solo un riflesso e da cui proveniamo, può insegnare a Vine l’umiltà necessaria a darsi agli altri in modo nuovo.
Dice spesso e volentieri
- Si fa come dico io!
- Questo è un ordine.
- Io stabilisco le regole e chi mi sta sotto le deve seguire senza fiatare.
- Stai zitta.
- Ho deciso così e non si discute.
- Piangere è da femminucce.
La forma e il gesto del fiore
La vite che cresce allo stato selvatico è una pianta che non da frutti utili, i grappoli restano piccoli e pieni di semi. Quindi il frutto commestibile deriva da una vera e propria manipolazione durata secoli, da un intervento da parte dell’uomo che, come ricorda Barnard, cerca di ottenere da lei ciò che vuole. Il lavoro di potatura, legatura, di costrizione, la sottomette ad una volontà umana nel farle assumere la forma desiderata, ma innaturale. Il suo stato naturale prevede una lunghezza fino a un centinaio di metri, invece di solito è ridotta a un troncone. E’ il viticoltore che sceglie i polloni germogliati da fare attorcigliare lungo i tralicci e le corde metalliche, gli altri vengono rimossi. Quindi la pianta non cresce mai naturale e spontanea ma è continuamente manomessa. Dopo che sono stati raccolti i frutti, Vine viene maneggiata di nuovo in modo massivo e bruciati i polloni e i resti della potatura. Anche la loro riproduzione avviene non per seme, ma per innesto o talea, quindi questa forzatura ne contraddistingue l’esistenza. Possiamo quindi immaginare che il desiderio di fare valere la propria volontà, costantemente violentata dall’uomo, sia proprio il sentimento dominante di Vine. L’assenza di peluria e di petali nei fiori ne denota la mancanza di sensibilità ed empatia. Vine si arrampica sulle altre piante e cresce in terreni rossi e molto ferrosi, anche questo esprime una qualità marziale, connessa alla guerra, estremamente congiunta al mondo fisico, terreno, come rossa è spesso la faccia delle persone Vine. La vite produce frutti dolci e generosi e ha fiori molto profumati, questo la contraddice rispetto al resto, ma rappresenta il suo violento contrasto nel bisogno a darsi addirittura in modo eccessivo, fino ad esaurirsi.
I disturbi
Emorroidi, fistole, ascessi, cisti, tensioni muscolari, ipertensione arteriosa, compressioni ed ernie discali, patologie alla colonna vertebrale, psicopatia.
Occasionalmente, quando?
Per quando si attraversano quei momenti in cui si vive una particolare tensione che, accumulata magari per lungo tempo, esplode all’improvviso in modo violento. Spesso è una conseguenza della frustrazione e dell’insicurezza, della difficoltà ad essere autorevoli e per questo si diventa autoritari. Avete mai conosciuto dei professori a scuola oppure dei capi d’ufficio così?
I bambini e gli animali
Per quei bambini che fanno fatica ad ubbidire, hanno una grande forza di volontà che a volte li rende prepotenti, aggressivi e autoritari. Nelle relazioni con gli altri sono leader, capi banda, ma questo ruolo è spesso conferito dalla loro insolenza e da modalità dispotiche, hanno difficoltà a condividere le proprie cose, giochi etc.; sono animali fedeli e affidabili ma con una forte dominanza che, se non adeguatamente contenuta, indirizzata, può trasformarsi in aggressività. Per quei gatti che fanno pipì insistentemente su oggetti di casa. Quando accadono episodi violenti da parte di un animale è molto difficile pensare che l’educazione e l’energia che ha ricevuto dall’ambiente umano non ne siano la causa primaria, per questo è bene che animale e umano assumano entrambi il rimedio.
Il principio transpersonale
Durezza, rigidità dinamica in caso di tensione generale nel corpo accompagnata da durezza calda che spinge ad una esplosione come in caso di ascessi, foruncoli, cisti infiammatorie, fistole etc. Come Orozco descrive la tensione del chicco d’uva pieno di liquido in tensione. Funge da rilassante muscolare.
Dove nasce l’inghippo
L’io mentale si definisce grazie alla volontà di potere e all’ambizione, da prevaricatore quale è reprime ogni impulso dell’io emozionale che inutilmente richiama all’empatia.
Il pensiero che cura
Attraverso di me sia fatta la Tua Volontà. Metto al tuo servizio e a quello degli altri la mia forza, trasformandola in gentilezza.
Oltre al fiore
E’ utile imparare ad uscire dalle dinamiche di potere e competizione, consigliato quindi fare sport individuali, lavorare attraverso il respiro, contattare la Natura facendo magari arrampicata, escursionismo. Percorsi di consapevolezza al fine di prendere coscienza delle proprie dinamiche.
Le parole di Edward Bach
Per persone molto intelligenti, consapevoli delle proprie qualità, sicure del proprio successo. Essendo così sicure di se stesse pensano che sarebbe un bene se gli altri potessero essere persuasi a fare le cose come le fanno loro stessi o come sono certi che sia giusto fare. Anche nella malattia dirigono la propria terapia. Possono essere persone molto preziose nei casi di emergenza.