Il Tao generò l’Uno,
l’Uno generò il Due,
il Due generò il Tre,
il Tre generò le diecimila creature.
Le creature voltano le spalle allo Yin
e volgono il volto allo Yang,
il ch’i infuso le rende armoniose.
Lao Tzu
SCLERANTHUS – Scleranthus annuus, Fior secco, Knawel
Che tipo è?
È una persona con moltissime incertezze e polarità a causa di un’inquietudine interiore, di una lontananza dalla propria voce dell’Anima. Ogni domanda che si pone ne apre una moltitudine di altre. La sua è un’insicurezza accelerata e caotica e la sua confusione non cerca conforto nei consigli altrui. E’ come se fosse incastrato dentro un caleidoscopio di possibilità, di analisi, di pro e di contro, di dubbi, tanto che questo dibattito mentale, disorganizzato ed interminabile, lo paralizza nell’azione concreta e provoca un effetto di pensieri a cavalletta, un saltare frenetico e incessante da l’una all’altra possibilità. Appartengono a Scleranthus quei soggetti borderline dove è presente un accentuata alternanza comportamentale e umorale, una sorta di incostanza/incoerenza emotiva, con picchi in tutte le direzioni e verso tutti i tipi di emozioni. Lo stesso per la così detta sindrome bipolare, dove i cicli umorali sono legati all’alternarsi di periodi depressione/euforia.
Bach definì Scleranthus lo stratega, ossia quella persona capace di avere una visione d’insieme, di tenere conto di tutte le parti, le possibilità.
Le parole che lo descrivono
Indecisione tra due opposti, discontinuità, insoddisfazione, squilibrio, instabilità, scoordinamento, disorientamento, alternanza, asimmetria, ciclicità, confusione, periodicità, irregolarità, insicurezza, dubbio, esitazione, titubanza, strategia, flessibilità, neutralità, prontezza, prospettiva, contraddizione, intermittenza.
La sua lezione
La lezione di Scleranthus è la fermezza che gli permette di superare l’indecisione. In una visione olistica egli può apprendere l’insegnamento della complementarietà degli opposti che regolano l’intero Universo, alternandosi, compenetrandosi, ma manifestando sé stessi nella propria unicità e unità.
Dice spesso e volentieri
- Si o no?
- Io sono molto umorale.
- Sto sempre male quando cambia il tempo.
- Mare o montagna? Bianco o nero? Non so cosa fare, cosa scegliere.
- Essere o non essere? Questo il dilemma.
La forma e il gesto del fiore
Scleranthus è un fiore piccolo, aggrovigliato al suolo in cespugli irregolari e caotici, manca di direzione ed è disordinatamente ripiegato su se stesso. In lui manca il gambo, il fusto eretto ed orientato, per analogia manca la definizione dell’io. Gli è difficile prendere posizioni e decisioni sempre assillato com’è dal dubbio, dall’indecisione tra due possibilità. E’ una pianta annuale ma a volte biennale, anche qui vi è un’incertezza. I semi di Scleranthus sono piccoli e simili ad una noce, cadono ai piedi della pianta madre ma talvolta vengono mangiati dai conigli e trasportati altrove attraverso le feci. Il suo germoglio produce una radice sottile che penetra nel terreno aggrappandosi ad esso, è il tentativo di risolvere la sua conflittualità radicandosi nel mondo materiale. Ha foglioline a forma di V da cui ne partono altre due e così via, si sviluppa in molte diramazioni aderenti allo stelo: tutto questo comportamento della pianta è indicativo di una mente sempre ad un bivio. I fiori sono privi di peluria e ne denotano la tipologia più mentale che emozionale, in più Scleranthus non perde i petali ma li conserva con costanza, vi è come un aspetto conservativo, non lascia andare. I fiori sono verdi, il colore dell’equilibrio e dell’armonia, l’incontro tra il giallo e il blu, il fulcro dell’altalena, come dice Julian Barnard, ove è assente la rotazione e sono presenti solo forze verticali che lo connettono con la voce intuitiva dei mondi superiori.
I disturbi
Febbre che va e viene, disturbi dell’equilibrio, vertigini, mal d’auto, mal di mare, peso corporeo a fisarmonica, alternanza tra stipsi e diarrea, sbalzi di umore, ciclotimia, disturbi nella coordinazione, mestruazioni irregolari, sbalzi di pressione, allergie e disturbi stagionali, instabilità emotiva, balbuzie, depressione bipolare, dislessia, disturbi, mancanza di attenzione e concentrazione, problematiche dell’orientamento sessuale, problemi di coordinazione psicomotoria, strabismo, meteoropatia, disturbi legati alla lateralizzazione, labirintite, squilibri ormonali.
Occasionalmente, quando?
Per tutti quei momenti dove è più presente l’instabilità emotiva: adolescenza, menopausa, sindrome pre-mestruale. In situazioni dove è necessario scegliere tra due possibilità entrambe importanti e si ha difficoltà a compiere la scelta. L’instabilità e il dubbio sono caratteristiche dei periodi ove, in generale, è presente una forte componente di ansia.
I bambini e gli animali
Bambini che stanno sempre male in auto, hanno spesso disturbi alle orecchie, otiti, cambiano spessissimo idea, appaiono indecisi e piangono se li si sollecita, incertezza sui gusti, sulle scelte nel mangiare e nei giochi, scoordinazione; per gli animali che soffrono il mal d’auto con vomito e ipersalivazione, mal d’orecchie e otite, sono animali incerti nel comportamento: passano dall’essere affettuosi e giocherelloni ad essere aggressivi e scontrosi, sono un pò scoordinati.
Il principio transpersonale
Instabilità in tutti i sensi, emozionale e nello spazio: in caso di nausea, di tremore, di vertigini, aritmie cardiache. Alternanza ossia i cambiamenti ritmici tra due opposti: dolore/non dolore, contrazione/dilatazione, febbre/non febbre etc. Ciclicità è l’alternanza ma su un periodo più lungo: stagionalità, ciclotimie. Sfasamento ossia le manifestazioni che non avvengono nel momento in cui dovrebbero ma con ritardi o sfasamenti appunto: ritardi mestruazioni, del sonno, della crescita e sviluppo. Scoordinamento psicomotorio, negli anziani, i tic, i disturbi dell’espressione come dislessia, afasia, balbuzie. Asimmetria sempre dove viene spezzata la simmetria: emiplegie, emiparesi, lateralità, destra sinistra.
Dove nasce l’inghippo
L’io mentale per esperienze contrastanti si adegua agli impulsi oscillanti dell’io emozionale diventando incoerente e perdendo la stabilità.
Il pensiero che cura
Trovo il mio ritmo interiore: al centro di me stesso c’è la decisione giusta e connettendomi al mio Sé superiore sviluppo la costanza e la chiarezza necessarie a muovermi nella giusta direzione.
Oltre al fiore
Tutte le attività sportive che favoriscono l’equilibrio interiore: la bicicletta, il pattinaggio, la ginnastica artistica e ritmica, il ballo, l’alpinismo, il surf e le scuole circensi di equilibrismo e acrobazia. Infine sono utili le pratiche di rilassamento, come lo Yoga, la meditazione e la respirazione consapevole.
Le parole di Edward Bach
Per coloro che soffrono molto per l’incapacità di decidere fra due cose, considerando giusta ora una ora l’altra. Sono di solito persone tranquille, che sopportano in silenzio le loro difficoltà, non essendo portati a discuterne con altri.