Olive

Riposati; un campo che ha riposato dà un raccolto abbondante.

Ovidio 

OLIVE – Olea Europaea, Olivo

Che tipo è?

Si tratta non tanto di una tipologia di persone, ma più di uno stato di esaurimento spesso a seguito di accadimenti importanti che lo giustificano. Sforzi fisici e intellettuali ma anche emotivi, situazioni di intensa sofferenza e che hanno richiesto un grosso impiego di energia. Allo stesso modo riguarda gli stati di convalescenza, da quelli più comuni degli stati influenzali o di malattie stagionali e passeggere, fino a quelli postumi di interventi importanti, malattie gravi, depressioni. Ma utile ad esempio per quelle persone che sono vicino da molto tempo ad un malato. Come indicato dalla Scheffer, sono condizioni di spossatezza anche a seguito di “intensi processi evolutivi interiori che hanno consumato troppa energia a livello inconscio.” Subentra un richiamo al riposo, con la sensazione che tutto sia troppo gravoso ed estenuante. Viene a mancare la voglia di fare e l’intraprendenza, tutto assume un attributo di fatica.

Le parole che lo descrivono

Esaurimento, stanchezza, debolezza, indebolimento, spossatezza, fiacca, deperimento, debilitazione, sfinimento, estenuazione, consumo, svuotamento, prosciugamento.

La sua lezione

In qualche modo la lezione di Olive è l’umiltà. In una società sempre più ossessionata dal fare e dallo spingersi sempre oltre il proprio limite, l’ascolto ed il rispetto del proprio corpo diventa estremamente difficile. Il fiore aiuta a prendere una maggiore consapevolezza del modo in cui stiamo utilizzando la nostra energia, come e dove la distribuiamo, la relazione tra il fare e il non-fare, tra l’attività ed il riposo, tra gli ambiti della nostra vita. Il rimedio conferisce calma e un’intelligenza sottile nell’osservare i propri reali bisogni.

Dice spesso e volentieri

  • Non ho più la forza.
  • Tutto è fatica.
  • Mi sento stravolto, senza energia.
  • Sono morto!
  • Vorrei solamente dormire. 
  • Non ce la faccio più…

La forma e il gesto del fiore

E’ una pianta molto longeva, che allo stato selvatico non dà molti frutti, per tanto l’uomo ha scelto una selezione delle tipologie che potessero rendere di più in termini di olio e di frutti. La sua coltivazione prevede l’innesto di un ramoscello giovane sul ceppo di un altro esemplare selvatico e quindi con radici più forti. L’olivo viene potato per direzionarne la crescita e ottenere rami bassi e facilitare la raccolta delle olive. Questi frutti vengono raccolti tramite rastrello e battitura, ma a volte l’albero smette di produrli ogni due anni perché le coltivazioni intensive lo esauriscono. Per migliaia di anni si coltivano olivi sullo stesso terreno, impoverendolo. Sembra che l’unico motivo per cui viene considerato sia il dare, fino ad arrivare ad un vero e proprio sfruttamento della sua quasi inesauribile energia vitale. Ogni olivo ha una forma diversa, come ad indicare la sua individualità che si adatta tramite una sorta di contorcimento. Le sue foglie sono sottili e leggermente ovali, scure sul lato superiore che assorbe la luce e chiare sotto dove viene riflessa, questo meccanismo permette alla pianta di regolare e mitigare la temperatura molto elevata del suo ambiente. E’ proprio questo meccanismo alternato che produce una corrente vitale ed energetica nell’olivo, percepibile solo standogli vicino. La tradizione biblica e non solo lo allinea all’esperienza dell’esaurimento e della transizione, ma anche della vita e della rigenerazione. Simbolo di pace e benedizione per la Terra e per l’Uomo.

I disturbi

Astenia, stanchezza, esaurimento, carenze immunitarie, varici, insonnia prolungata, spossatezza, depressione, convalescenza.

Occasionalmente, quando?

In seguito a quelle situazioni dove è richiesto un impiego di forza notevole, superiore alla norma, negli stati di convalescenza, post-operatori e post-traumatici, per i momenti in cui ci sentiamo in generale logorati dal ritmo degli eventi e della nostra vita. Quando tutto sembra troppo.

I bambini e gli animali

D’aiuto per rimettere in forze i bambini fiacchi e inappetenti dopo un’influenza o una malattia infettiva. Che si sono esauriti per il sovraccarico di impegni scolastici ed extrascolastici, per quelli che hanno spesso ricadute della malattie; per gli animali astenici e che hanno avuto lunghe malattie, o interventi chirurgici, in casi di debilitazione a causa di un’alimentazione non adeguata, nelle sindromi da malassorbimento, per quei cuccioli nati prematuramente dove, superata la fase critica, Olive supporta la crescita dopo una nascita impegnativa.

Il principio transpersonale

Esaurimento in caso di affaticamento eccessivo, ma anche localmente per vivificare, rafforzare, rigenerare i tessuti, la circolazione, la cicatrizzazione, recuperare la tonicità.

Dove nasce l’inghippo

L’io emozionale prevale inducendo a un dispendio eccessivo di energie e non accoglie i consigli dell’io mentale che inutilmente richiama al riposo.

Il pensiero che cura

Sento di poter attingere dalla forza dell’Universo per eseguire il mio compito, accettando i miei limiti ascolto con più attenzione i miei bisogni.

Oltre al fiore

E’ utile sopra ogni altra cosa riposare. Dormire molto. E’ fondamentale nutrirsi di cibo vivo e vitale e particolarmente ricco di forza vitale (cereali integrali, verdure verdi, verdure dolci, piatti curativi). Cucina macrobiotica.

Le parole di Edward Bach

Per coloro che hanno sofferto molto mentalmente o fisicamente e sono così esauriti e stanchi che sentono di non essere più in grado di compiere il minimo sforzo. Per loro la vita quotidiana rappresenta una dura fatica priva di ogni piacere.

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