Heather

Prima di parlare domandati se ciò che dirai corrisponde a verità, se non provoca male a qualcuno, se è utile, ed infine se vale la pena turbare il silenzio per ciò che vuoi dire.
Buddha

HEATHER – Calluna vulgaris, Erica, Brughiera, Scopetti, Grecchia, Brentolo

Che tipo è?

La persona Heather è il prototipo femminile della bambina bisognosa (ma esistono anche maschi heather), è dal suo vuoto che parte la sua incessante richiesta di attenzione, questa avviene attraverso la lamentela continua, che assume i tratti di una vera e propria lagna. Il dialogo è monodirezionale, concentrata com’è su se stessa. Bach dice che in modo meschino e manipolatorio queste persone vogliono influenzare gli altri e renderli dipendenti, a tutti i costi. Sono ossessionati dalla loro paura della solitudine, temono sia la vita che la morte, così si rifiutano di superare le proprie paure, le malattie, i lutti, le separazioni etc. Heather non è disposta a farsi allontanare e richiama continuamente l’attenzione su di sé con egocentrismo, è incapace di fermarsi ad osservare le proprie dinamiche e l’origine della propria sofferenza prendendosene carico responsabilmente. Accentra su di sé qualsiasi relazione o contatto, priva di interesse empatico verso l’altro. E’ il modello del vampiro energetico, il suo terrore dell’abbandono la rende ossessiva e desiderosa di conferme continue, trova qualsiasi modo per attirare l’attenzione, parla sempre, ha piccoli ma ricorrenti incidenti domestici, fa cadere oggetti, sintomi e malattie che le permettono di essere accudita etc.. Non sceglie gli interlocutori, ma parla a chiunque dei propri problemi, in maniera ripetitiva e talvolta piagnucolosa. In questo rumore di fondo gli è difficile percepire un senso di Unità con il Divino, che è possibile invece attraverso il silenzio, l’ascolto, quindi si sente perennemente separata da tutto e cerca di colmare questa frattura attraverso l’esterno, invece di riconciliarsi interiormente con la fiducia e l’ottimismo, caratteristiche per lo più assenti nei soggetti Heather.

Le parole che lo descrivono

Auto accentramento, ego, carenza affettiva, loquacità esagerata, incapacità all’ascolto, paura della solitudine, ansia, istrionismo, esibizionismo, monopolizzazione.

La sua lezione

Solo osservando, riconoscendo e attivando la nostra volontà a farlo possiamo osservare il nostro ego, ossia ciò che non è vero in noi. Heather manca di autocoscienza, autocontrollo e motivazione. Solo grandi catarsi, crisi davvero profonde, possono portare la scossa per un risveglio alla trasformazione interiore, in questo caso l’auto-accentramento può essere superato. La lezione del silenzio è anche la lezione all’ascolto, la cosa più difficile per i soggetti Heather.

Dice spesso e volentieri

  • Mi sento sola.
  • Ascoltami
  • Hai ragione, ho capito, però IO…
  • Ho bisogno di qualcuno con cui parlare
  • Io sono…, Io dico…, Io ho fatto…, Io vorrei…

La forma e il gesto del fiore

E’ una pianta dominate e forte ricopre tutto il suolo, senza una struttura definita crea cespugli fitti uno vicino all’altro a formare una foresta in miniatura come dice Barnard, da cui la crescita di tutte le altre specie sono escluse. Infatti la sua estensione compatta è proprio come una brughiera, che si estende negli spazi vuoti e solitari. E’ come se vedessimo il suo chiacchiericcio incessante e la sua incapacità a stare da sola, il suo bisogno di sentirsi circondata continuamente da qualcuno. Prolifera nei terreni privi di sostanze minerali, acidi e aridi, come in parte è divenuta la persona, ripetitiva ed auto-referenziale. Cresce in montagna e molti animali si nutrono dei suoi semi e le api sono attirate dal suo nettare. Fiorisce in autunno e la sua folta fioritura ne definisce anche lo spirito appicicaticcio, Bach stesso la definì l’attaccabottoni.

I disturbi

Ipocondiaco per eccellenza, crisi di ansia se lasciato da solo, anoressia e bulimia, bronchiti, sinusiti, sintomi di ogni genere per attirare l’attenzione su di sè, insonnia, asma, malattie autoimmuni, problemi cardiaci, soffre di tutti i sintomi e le malattie sul modello via una sotto un’altra.

Occasionalmente, quando?

Utile in quei periodi in cui si percepisce maggiormente il bisogno di attenzione, ad esempio nei bambini/adolescenti, purchè l’esibizionismo non diventi incontrollato ed incontrollabile e i ruoli tra figli e genitori non si inverta. Negli anziani dove spesso le malattie possono esasperare l’auto-accentramento, che diviene fonte talvolta di ricatto emotivo.

I bambini e gli animali

Per i bambini molto egocentrici, attaccati ai genitori in modo eccessivo, incapaci di stare da soli, invadenti, che attraverso le urla, i capricci, gli incidenti ricorrenti e la logorrea attirano l’attenzione su di sè, sono spesso esibizionisti e hanno difficoltà a mantenere l’attenzione; per gli animali che sono eccessivamente dipendenti dall’attenzione dell’amico umano, per questa paura di essere abbandonati abbaiano se non guardati, lasciarli soli è una vera e propria tragedia, il fiore serve a trovare un rapporto più bilanciato.

Il principio transpersonale

Aderenza, invasività aiuta nel distacco, come fluidificante dove c’è muco denso (es. sinusiti/bronchiti), invasività intesa come una manifestazione, un processo acuto, esagerato, eccessivo così come è heather.

Dove nasce l’inghippo

L’io emozionale prevale con un senso di deprivazione, ha uno strapotere guidato dal puro bisogno e provoca reazioni da neonati, così l’io mentale non riesce ad attivarsi.

Il pensiero che cura

Imparo ad ascoltare il silenzio e gli altri, osservo con Presenza l’esistenza e mi lascio guidare nell’equilibro dello scambio tra dare e ricevere, sono parte dell’Amore Divino, sono già amato e al sicuro.

Oltre al fiore

E’ importante portare l’attenzione all’ascolto degli altri e non accentrare le conversazioni coi propri problemi. Fare passeggiate in solitudine e impiegare del tempo e delle energie nel sociale, nell’aiuto verso il prossimo, con gli animali è meglio perchè attraverso di loro e in generale nella natura, si impara a stare in silenzio e a dare il valore di questo ascolto interiore. Fare un lavoro sul bambino interiore diventando genitori di se stessi.

Le parole di Edward Bach

Per chi cerca continuamente la compagnia di qualcuno disponibile, perchè ha bisogno di discutere i propri affari con gli altri, chiunque essi siano. Si sentono molto infelici se devono restare soli per un certo periodo di tempo.

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