Gorse

La speranza è come una strada nei campi: non c’è mai stata una strada,
ma quando molte persone vi camminano, la strada prende forma.
Yutang Lin

GORSEUlex europaeus, Ginestrone, Ginestra spinosa

Che tipo è?

Gorse è il fiore utile per quelle persone che hanno perso la speranza, che percepiscono come disperata la loro situazione e sono ormai rassegnate. Non osano infatti pensare che sia possibile un miglioramento per loro. Sono persone che attraversano uno stato di depressione, di stanchezza interiore. Viene come a mancare in loro la forza di ricominciare, la persona nello stato Gorse internamente si lascia andare, si arrende aspettando casomai che avvenga qualcosa dall’esterno. Solo l’intervento degli altri convince a riprovare, ad esempio a intraprendere una nuova cura, ma si è sicuri che non funzionerà e comunque, alla più piccola ricaduta, si resta profondamente delusi. Ma il fiore aiuta a ricordare che la speranza va aiutata ciclicamente, a volte sembra morta poi rinasce, Gorse è la piccola luce in fondo al tunnel che si manifesta.

Le parole che lo descrivono

Sconforto, resa, disperazione, rinuncia, abbattimento, afflizione.

La sua lezione

Gorse rappresenta la Resurrezione, attraverso la lezione dell’ottimismo inteso come la volontà a fare qualcosa per migliorare la propria condizione di infelicità. Gorse fornisce un nuovo modo di recepire gli ostacoli, smettendo di considerarli una disgrazia, li vediamo finalmente come un’ opportunità, come delle prove iniziatiche. Come spiega molto bene Orozco, Gorse fornisce una forza proveniente dall’alto, l’accettazione, un’energia che giunge dalla comprensione del significato profondo insito in ogni cosa. 

Dice spesso e volentieri

  • Pensi che ci sia una soluzione al tuo problema? Gorse: No, non c’è.
  • Le ho provate tutte, ormai sono rassegnato.
  • Ci si abitua a tutto, anche al dolore…
  • Lo faccio solo per i miei figli, fosse per me lascerei perdere
  • Non ho più nessuna speranza, mi arrendo.

La forma e il gesto del fiore

E’ una pianta potente, forte, tenace ed è attraverso questa energia resistente e vitale che porta il suo stimolo di rinascita. Cresce in fitte colonie sulle colline e questo indica che nel gruppo risiede la fonte della vivacità, della speranza; il suo fiore giallo rappresenta l’occasione per modificare le forme pensiero e proprio come una fiamma ardente, nella sua fioritura alla fine del solstizio d’inverno, contiene la promessa del ritorno della luce. Le sue spine robuste rappresentano da una parte la sofferenza ma anche la possibilità di essere risvegliati da essa, come un pungolo infatti agiscono da richiamo alla vita, a modificare il punto di osservazione attraverso lo sforzo verso la propria trasformazione. Lo stesso invito alla rinascita e lo stesso vigore sono contenuti nell’esplosività dei semi che vengono sparati fuori dal bacello o sull’addome degli insetti. Le foglie sono spinose e intrecciandosi formano una specie di trama, di sostegno, per proteggersi e resistere dal vento, così come la persona necessità degli altri per trovare la forza ad andare avanti. C’è anche una peluria sottile sulla pianta, quindi è evidente una parte di grande sensibilità. Il cespuglio quando diviene secco e marrone, sembra che stia morendo, poi d’un tratto, con un poco d’acqua ritrova la spinta e getta nuovi germogli, foglie e profumatissimi fiori che ricordano il gusto della vaniglia e del cocco.

I disturbi

Depressione, infarto, ischemie, malattie croniche, degenerative, autoimmuni, in caso di ricadute gravi, nelle malattie terminali, in caso di rifiuto del cibo dove l’inappetenza è causata dalla rassegnazione, la persona ha un aspetto pallido con occhiaie scure, spalle curve e un senso generale di abbattimento.

Occasionalmente, quando?

Utile nei casi dove è presente una correlazione di tipo causa-effetto e quindi a seguito di accadimenti impegnativi come i lutti, le separazioni, le diagnosi sfavorevoli, la perdita di lavoro etc. la persona avverte un senso di rassegnazione e di perdita di speranza.

I bambini e gli animali

Per i bambini che hanno subito un intervento difficile, vivono una malattia grave o hanno un handicap, sono in uno stato di disperazione, inconsolabilità o abbattimento a seguito di qualcosa che è accaduto; per gli animali che si lasciano andare, sono passivi e rifiutano il cibo, non mostrano molto interesse a uscire, magari rispondono un pò nell’interazione ma poi se ne disinteressano facilmente. Hanno talvolta malattie croniche oppure provengono da storie difficili e di dolore, talora hanno subito maltrattamenti e abbandoni che li hanno resi apatici.

Il principio transpersonale

Resa nel senso che i meccanismi della guarigione si sono inceppati, c’è stato un miglioramento ma poi una ricaduta, un’interruzione. Questo processo è visibile nel sistema immunitario ma non solo.

Dove nasce l’inghippo

L’io mentale ha assunto uno strapotere aggrappandosi al lato della vita dove risiedono le difficoltà così non ascolta più l’io emozionale che invece offrirebbe impulsi sempre nuovi.

Il pensiero che cura

Trovo la Speranza e la Fede nella ragione stessa per cui le cose accadono, in me dimora la forza della trasformazione e un’infinita serie di nuove possibilità.

Oltre al fiore

E’ utile comprendere il vero significato liberatorio del Karma, che allegerisce e non appesantisce la nostra esistenza, esporsi al sole e alla luce, prendersi cura delle piccole cose.

Le parole di Edward Bach

Per i casi di grande disperazione. Queste persone hanno rinunciato all’idea che si possa ancora fare qualcosa per loro. Dietro persuasione o per far piacere agli altri, esse possono sottoporsi a diverse cure, ma nello stesso tempo affermano convinte a chi sta loro intorno che ci sono ben poche speranze di miglioramento. […] Il motivo della loro rassegnazione è che, una volta, la paura, il terrore o il tormento gli hanno fatto abbandonare la speranza, per cui hanno cessato di lottare.

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