Chestnut Bud

Gli errori più brevi sono sempre i migliori.
Moliere

CHESTNUT BUD – Aesculus Hippocastanum, Gemma di Ippocastano

Che tipo è?

È una persona dall’aria evasiva che vive spesso questo schema: accelerazione -> mancanza di osservazione -> non apprendimento -> ripetizione degli errori. In questo soggetto manca l’interesse, la capacità di osservazione, in qualche modo l’intelligenza emozionale, per questa sorta di assenza appare spesso goffo, quasi immaturo. Solito ad inciampare negli stessi ostacoli (fisici e non), tende a rovesciarsi addosso le cose (che mangia o che vive), come se fosse investito da esse e del tutto privo di responsabilità o potere personale nel condurre la propria vita. E’ come se mancasse di consapevolezza individuale e quindi di autoregolazione o autocontrollo, non riesce a comprendere i propri meccanismi e quelli altrui, interpretando in modo errato i segnali esterni e vivendo solo superficialmente quanto accade. La sua vita è quindi costellata da difficoltà, impedimenti ed inconvenienti (nella migliore ipotesi) oppure di incidenti, malattie ed eventi ricorrenti e simili tra loro che lo portano ad essere profondamente infelice. Anche Goleman correla la salute all’intelligenza emozionale, recepire i richiami del corpo e della vita stessa, permette di trasformarne il senso attraverso una elaborazione che proviene dall’ascolto interiore. Quando si è presenti e si osserva con attenzione quanto ci accade, non si devono ripetere continuamente le stesse esperienze, o almeno non allo stesso livello di sofferenza.

Le parole che lo descrivono

Assenza, mancanza di presenza, mancanza di apprendimento dall’esperienza, ripetizione, reiterazione, impazienza, distrazione, ingenuità, immaturità.

La sua lezione

Secondo Bach lo scopo dell’esistenza è apprenderne pienamente le sue lezioni. Chestnut Bud aiuta nel processo di integrazione dell’esperienza. Bach in Libera Te Stesso dice: “noi scegliamo le nostre occupazioni terrene e le circostanze esterne che ci forniranno le migliori opportunità di metterci alla prova”. Il fiore aiuta e sostiene l’anima in questo cammino talvolta faticoso, a tratti doloroso. 

Dice spesso e volentieri

  • Succede sempre a me, chissà come mai!
  • Ci sono ricascata un’altra volta
  • Mi hanno licenziato di nuovo
  • Trovo sempre uomini sposati/che mi tradiscono/che mi abbandonano etc…
  • Mi è venuto di nuovo questo disturbo! Non guarirò mai
  • Ehmmmm…volevo dire….mi sono dimenticata
  • Lascio sempre tutto all’ultimo minuto

La forma e il gesto del fiore

Il rimedio viene preparato dalle gemme in fase di apertura dell’ippocastano e proprio in esse è contenuto un sapere potenziale. Come ogni bocciolo contiene una saggezza, una sorta di matrice di informazioni, è però contemporaneamente portatore di una sua unicità. Ogni germoglio cresce seguendo la specie a cui appartiene e ne contiene tutte le caratteristiche specifiche ma è insieme speciale, irripetibile, non ne esiste uno uguale ad un altro. Lo stesso vale per tutte le creature viventi, umani compresi. Nella primavera è contenuta la possibilità del risveglio, di una nuova stagione e di una crescita, una maturazione. Attraverso le foglioline primaverili è assicurata la sua respirazione e la fotosintesi, ossia il processo di trasformazione della luce e dell’aria in energia per la vita stessa della pianta. Proprio nello stesso modo, siamo chiamati a trasformare le esperienze, le informazioni, in lezioni, insegnamenti conferendo alla vita il senso sacro che merita.

I disturbi

Tutti i problemi di apprendimento e di assimilazione, dislessia, disgrafia, autismo, malattie croniche, difficoltà nell’apprendimento, lentezza a guarire, malattie che compromettono anche singolarmente la vista, la parola o l’udito (non vedo, non sento, non parlo), mancanza di memoria, mancanza di concentrazione, mente instabile e distratta, malattie congenite.

Occasionalmente, quando?

Occasionalmente è utile in situazioni in cui si ripetono le medesime circostanze, Rispettando il senso della lezione di vita è ointeressante anche per l’apprendimento in generale, quindi utile con gli studenti in difficoltà, quando si intraprende un percorso di studi e si desidera catalizzare l’attenzione e la capacità di comprensione della materia. Anche in situazioni di persone con disabilità.

I bambini e gli animali

Adatto ai bambini che hanno difficoltà a scuola per mancanza di attenzione e che distrattamente dimenticano sempre le stesse cose o sono come disinteressati a quanto accade, in caso di autismo o di bambini con disabilità, nei disturbi fisici che tendono a ripetersi, per quei bambini che continuano ad ammalarsi delle stesse cose; negli animali, se accompagnato alla dolcezza e alla gentilezza, rafforza l’apprendimento positivo, limitando i comportamenti ripetitivi (es. correre dietro al postino, alla bicicletta, fare pipì in un certo posto, etc.), per le malattie croniche e le convalescenze difficili.

Il principio transpersonale

Ripetizione, mancanza di assimilazione per esempio nei disturbi della vista o dell’udito (la persona non vede o non sente ciò che la vita sta tentando di mostrargli, dirgli). In casi di anemia derivante dalla mancanza di assimilazione e nei problemi digestivi dove si ha difficoltà ad assimilare. Nelle malattie croniche che tendono a ripetersi.

Dove nasce l’inghippo

L’io emozionale rifiuta il ricordo di esperienze difficilil’io mentale non riesce a tenere conto delle cause dei continui errori.

Il pensiero che cura

Se sono Presente posso vivere con una qualità di attenzione più ampia le mie esperienze. Faccio tesoro di questa conoscenza trasformandola in Saggezza e da questo Oro, sempre a mia disposizione, posso percepire un maggiore potere personale sulla mia vita.

Oltre al fiore

Osservare. Praticare la Presenza. Portate attenzione al respiro.

Le parole di Edward Bach

Per quelli che non traggono pieno vantaggio dall’osservazione e dall’esperienza e che impiegano più tempo degli altri per apprendere le lezioni della vita. Mentre un’esperienza sarebbe già sufficiente per alcuni, per costoro ne sono necessarie parecchie prima che la lezione venga appresa. Sono dunque spiacevolmente sorpresi di rifare lo stesso errore in differenti occasioni, quando una volta sarebbe stato sufficiente, oppure quando l’osservazione degli altri avrebbe potuto risparmiare loro questi sbagli 

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