Cerato

Indovina se puoi, scegli se hai il coraggio.
Pierre Corneille

CERATO – Ceratostigma Willmottiana, Cerato, Piombaggine

Che tipo è?

È una persona dall’aria piuttosto infantile, un po’ insicura e ingenua, come priva di un punto di riferimento interiore e quindi molto orientato all’esterno, fortemente influenzabile nel seguire il mondo fuori di lui, l’altro, anche le mode, la televisione, la pubblicità. È poco introspettivo e ammaliato più dalla forma che dalla sostanza, talvolta diventa superficiale nel rincorrere qui e là tutto e niente. Pone un’infinità di domande e chiunque diviene un suo interlocutore a cui chiedere consigli che poi però non segue perché non è mai soddisfatto della risposta ricevuta, se invece li segue è solito poi dire lo sapevo che dovevo fare in quell’altro modo che dicevo io! Poi però fa fatica a mettere ordine nei contenuti e nelle informazioni con poca capacità di sintesi perché non sa distinguere le priorità. È come se rifiutasse costantemente la propria intuizione perdendosi così il suggerimento della sua guida interiore. Le anime Cerato non sanno chi sono, sono incerte perché non hanno chiarezza sulla propria identità, non sono in contatto con la loro verità. Conoscere se stessi, entrare in contatto con la propria saggezza è la via attraverso cui Cerato può mettere in luce sé stesso.

Le parole che lo descrivono

Influenzabilità, dispersione, mancanza di chiarezza, ambiguità, incertezza, volubilità, indecisione, convenzione, superstizione, pigrizia, assenza da sé, conformista, impersonalità, freddezza, abituale, vulnerabilità, immaturità, dipendenza, distrazione.

La sua lezione

La lezione di Cerato è la saggezza, quindi la capacità di muoversi nella vita imparando a riconoscere ciò che è vero per lui, è un entrare in contatto con la propria intuizione, ossia quell’indicazione che l’anima fornisce sempre prima di essere rielaborata, nel suo caso censurata, dalla mente attraverso il dubbio e il dualismo. È apprendere la sicurezza del sapere cosa è meglio per sé, essere il proprio maestro, quella certezza che proviene dallo spazio del cuore, dal luogo più intimamente connesso con la propria verità.

Dice spesso e volentieri

  • Tu cosa ne pensi?
  • Ma tu cosa faresti al posto mio?
  • Non sono convinto devo capire meglio.
  • Vorrei farti alcune domande, me le sono scritte qui.
  • Ma loro dicono che…
  • Ma alla tv hanno detto che…
  • Ma è di moda quest’anno? Altrimenti non lo compro

La forma e il gesto del fiore

Cerato è una pianta decidua perenne, infatti non disperde facilmente i suoi semi, si propaga spesso per talea quindi è consueto il controllo da parte degli altri per sopravvivere. Un fiore che non produce facilmente semi ha un futuro incerto, è parzialmente definito. La pianta proviene dalla Cina, dall’Himalaya quindi ha compiuto un lungo viaggio ed è come spaesato, gli è difficile trovare il proprio spazio, quello che gli appartiene davvero dove riconoscere la propria identità. Ha la forma di cespuglio e cresce in maniera un po’ casuale, senza un preciso orientamento o direzione. Predilige terreni importanti per esprimersi al meglio, le foglie sono pelose ma sgradevoli al tatto e ispide, quindi la sua sensibilità all’ambiente è distaccata, priva di empatia e calore. Le foglie cominciano dall’essere porpora per poi diventare verdi e di nuovo porpora, quindi sono mutevoli. Ha fiori meravigliosi con uno stigma centrale che sembra un’antenna celeste, con l’avvizzire il fiore si ripiega a spirale, è come se diventasse più saggio andando verso il suo centro energetico. L’azzurro dei suoi fiori indica che egli è connesso con qualcosa di più grande, di ordine superiore e la sua forma di cinque petali indica il processo di incarnazione ma anche il moto perpetuo, ha quindi una spinta verso le grandi comprensioni, un desiderio di imparare se riconosce la sua natura e la verità del suo cuore.

I disturbi

Ansia cronica, depressione, disturbi della vista e dell’udito, mancanza di concentrazione, insonnia, stati confusionali, arteriosclerosi, dispersione mentale (Alzheimer), cecità, sordità, disturbi dell’equilibrio, dipendenti da moda, tv etc…

Occasionalmente, quando?

L’adolescenza è una fase dai tratti molto cerato perché caratterizzata spesso dalla tendenza all’emulazione. Il rimedio favorisce più Presenza ed in questa società estremamente manipolatoria (politica, economia, religione etc.) conferisce una maggiore autonomia, attenzione e un maggiore senso etico, favorisce un certo risveglio in termini di consapevolezza e attenzione.

I bambini e gli animali

Bambini timidi e insicuri, spesso copiano dai compagni, sono conformisti, tendono a correggere in continuazione i compiti anche se sono giusti, non alzano mai la mano per rispondere perché sono sempre dubbiosi di sé stessi, chiedono spesso conferme agli adulti: va bene cosi? come si fa? è giusto? ti piace? Talvolta hanno ritardi nello sviluppo psicomotorio; per gli animali che non riescono a restare da soli, soffrono di ansia da separazione. Ubbidiscono a chiunque dia loro un comando e seguono anche gli sconosciuti, dimostrano scarsa iniziativa ed hanno bisogno di essere continuamente incoraggiati all’attività, sono molto legati all’amico umano e cercano sempre la sua indicazione.

Il principio transpersonale

Dispersione utile in caso di dolori migranti, quando c’è una disarmonia, in presenza di insicurezza ma soprattutto di dispersione energetica.

Dove nasce l’inghippo

L’io mentale mette in dubbio i tentativi di ascolto della voce interiore e l’io emozionale si arrende e si piega cercando con l’intelletto risposte e soluzioni a tutto.

Il pensiero che cura

Ho fiducia nella mia intuizione, la seguo senza esitazione perché essa mi condurrà là dove posso trovare le risposte alle mie domande, faccio esperienza nel cuore di ciò che è più giusto per me.

Oltre al fiore

Praticare Yoga, tecniche di respirazione e meditazione per entrare in contatto col proprio sentire e con lo spazio interiore più intimamente. Immergersi nella natura e nel silenzio lasciando andare pensieri e domande ma mettendosi in un vero spazio d’ascolto.

Le parole di Edward Bach

Per quelli che non hanno abbastanza fiducia in se stessi per poter prendere da soli delle decisioni. Chiedono sempre consiglio agli altri, ma ne sono spesso fuorviati. Chiedono sempre consigli a persone diverse ma non li seguono, non si sentono mai soddisfatti della risposta ricevuta. Desiderano spesso fare cose che sembrano sciocche. Sono probabilmente maestri e istruttori saggi, ma sembrano prestare troppo ascolto alle loro opinioni ed essere troppo influenzati dalle circostanze esterne.

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