Nishime è una parola giapponese, che possiamo liberamente tradurre in “stufare a lungo” o qualcosa di simile. Lo stile di cottura Nishime è uno dei più appropriati per aiutarci in questo freddo, conferisce forza, pace e calore. Queste qualità sono in risonanza con quelle che ha la Natura in questo periodo dell’anno, l’inverno, una stagione umida, fredda, intima.
La natura in questo momento dell’anno si ritira, va dentro ed è più silenziosa. Armonizzarci a lei significa non solo consumare prodotti di stagione (quindi evitare pomodori o zucchine, melanzane etc..!) ma anche usare preparazioni, cotture e consistenze che supportano in noi questo equilibrio con l’inverno.
Osserviamo come si comporta la Natura e di cosa abbiamo bisogno davvero adesso. Certamente la prima cosa è calore! Ecco quindi la necessità di cotture lunghe, lente, dove l’energia del fuoco si trasferisce nel cibo che mangiamo e con cui possiamo supportare noi stessi.
Tutto questo contrasta con quanto siamo abituati a credere, in una visione esclusivamente materica del cibo.
Non ha per nulla senso bere tutte le mattine spremute di arance, il crudo è Yin, ossia conferisce freddo, aumenta l’umidità nel nostro organismo e ci rende più deboli, le arance sono frutta (Yin) che cresce nei paesi caldi (Yang), quindi aiuta a raffreddare chi vive in quel tipo di clima.
Può crearci disorientamento in un primo momento, ma questo perché non siamo abituati ad una visione energetica del cibo, qui non parliamo solamente di calorie, osserviamo come il cibo contiene moltissimi aspetti oltre la materia, le calorie blablabla e informazioni fondamentali per la nostra salute.
Ricordiamoci che il cibo ha sopratutto il ruolo di armonizzarci con l’ambiente, la stagione, le esigenze che abbiamo in un determinato momento e in relazione al rapporto dentro di noi/fuori di noi.
P.S. Se avete la fissazione della vitamina C e vi state già allarmando, sappiate che i cavoli la contengono doppiamente rispetto alle arance.