Larch

La fiducia in se stessi è l’essenza dell’eroismo.
Ralph Waldo Emerson

LARCHLarice comune, Larix decidua, Larice alpino, Larice europea

Che tipo è?

È radicata in questa persona l’idea della propria inferiorità, inadeguatezza. Si relaziona alla vita attraverso il confronto con l’idea che ha degli altri e per questo tende a sottostimarsi continuamente, credendosi incapace. Infatti la propria svalutazione poggia su queste due espressioni: sminuire se stesso e sopravvalutare gli altri. Usa spesso espressioni ipergeneralizzanti (es. tutta la gente, il mondo, etc…) che distorcono la realtà e gli permettono di sottrarsi alle prove. Le competenze che Larch dovrebbe sviluppare sono legate ad una più obiettiva e realistica autovalutazione, e poi alla fiducia in se stesso, nei propri mezzi e capacità, un riconoscimento dei propri doni e della propria unicità. Entrambi gli aspetti hanno a che fare con l’autostima, ossia la conoscenza più o meno profonda di Sé. Nel caso di Larch l’autostima è molto bassa, frutto di tale visione distorta. Stimarsi in modo equo, realistico e spassionato restituirebbe in lui una visione più veritiera e amabile delle proprie capacità. Ovviamente questa non è una condizione innata, ma proviene dall’essere cresciuto in una famiglia molto rigida o molto fagocitante ed iperprotettiva, che ha creato convinzioni limitanti in lui, legate all’autonomia ed al potere personale, ma anche alla dignità del proprio valore agendo spesso sul senso di colpa e di inadeguatezza. Una disarmonia Larch è alla base di quasi tutte le caratteristiche disarmoniche degli altri fiori.

Le parole che lo descrivono

Inferiorità, inadeguatezza, disistima, mancanza di fiducia in se stessi, paura del fallimento, frustrazione, anticipazione, inettitudine, soggezione.

La sua lezione

Bach spiega la lezione di Larch indirettamente in Libera Te Stesso: “Arriviamo qui con la conoscenza globale del nostro compito specifico; veniamo con l’inimmaginabile privilegio di sapere che tutte le nostre battaglie sono vinte prima del combattimento, che la vittoria è sicura anche prima che arrivi la prova, perché noi sappiamo di essere i figli del Creatore e, come tali, divini, incorruttibili e invincibili. Con questa conoscenza, la vita è un vero giubilo, le difficoltà e le esperienze possono considerarsi come avventure, perché se comprendiamo pienamente il nostro potere e siamo fedeli alla nostra Divintà, tutte le difficoltà svaniranno come nebbia al sole.” Per apprendere qualsiasi lezione è necessario armonizzare Larch, rafforzando la fiducia, l’autovalutazione e la motivazione. Larch è la volontà ed insieme il coraggio di vincere la sfida.

Dice spesso e volentieri

  • Non ce la farò mai
  • Non mi sento all’altezza
  • Deluderò sicuramente tutti
  • Lei/lui è meglio di me
  • Non sono capace di affrontare questa prova
  • Mi sento impotente

La forma e il gesto del fiore

Larch cresce in condizioni molto difficili e ha sviluppato una forte resistenza e adattabilità. Il suo legno è duraturo, usato per costruire navi, oltre che puntelli per le miniere. Si sviluppa rapidamente con tronco eretto, ma ha pochi rami dall’aspetto sottile e fragile, come troppo deboli per abbracciare la vita. La sua natura è particolare, è perenne nei primi 4 anni per poi diventare deciduo, è come se un’interferenza bloccasse un processo naturale. Mantiene le foglie appassite per tutto l’autunno e parte dell’inverno, così da sembrare morto ad ogni stagione. I suoi germogli sui rami crescono verso l’alto, ma poi c’è come un peso che ne cambia la direzione, ed assumono un aspetto rivolto verso il basso. Nonostante il suo tronco possente, alto anche 30 metri, Larch sembra non tollerare lo sforzo di crescere verticalmente. La sua corteccia si spezza e nello spaccarsi fuoriesce una resina, che sembra avere la funzione di cicatrizzare, di riparare il dolore del crescere. Sulla parte superiore del ramo ha fiori maschili, mentre quelli femminili sono sopra. La nascita del fiore avviene tramite la fecondazione dell’ovulo esposto al polline, assicurata dalla posizione strategica dei fiori. Ogni fiore da origine ad una pigna che resta attaccata anche per anni all’albero, nella pigna sono contenuti e riparati i suoi semi, le alette ne favoriscono la dispersione che avviene in un momento preciso, anche dopo molto tempo. Non sempre il seme mette radici, talvolta vaga per molto tempo, poi però quando lo fa, sa farlo anche in mezzo alle rocce o in altre situazioni impervie, laddove altre piante non riuscirebbero a sopravvivere. Soffre e rischia di marcire in terreni troppo umidi, ha radici profonde che ricercano l’acqua lontano e questo denota il bisogno del soggetto Larch di sperimentare ed approfondire il mondo materiale, quasi come non fosse a suo agio nell’abbondanza. 

I disturbi

Impotenza sessuale, problemi di insufficienza circolatoria, depressione.

Occasionalmente, quando?

Quando si vivono momenti o situazioni transitorie dove si percepisce una particolare insicurezza. Magari questo accade in un ambito particolare e riguarda qualcosa di specifico che risulta difficile da affrontare (es. cantare, cucinare, prendere la patente, parlare in pubblico, colloquio di lavoro etc.), questo può avvenire per una falsa credenza su se stessi. Per la convinzione di non poter guarire. Anche a seguito di traumi (incidenti, violenze, etc.) per recuperare la spinta della fiducia in sé.

I bambini e gli animali

Per quei bambini molto timidi e sensibili che tendono a stare in disparte, evitano di buttarsi e indietreggiano in tutto quello che per loro rappresenta un confronto o comunque li espone in qualche modo, qualsiasi prova, esame, gara li spaventa e tendono a ritirarsi, magari attuando autosabotaggi; per gli animali molto timidi e sottomessi, hanno di solito una dipendenza dall’amico umano, per aiutarlo a trovare fiducia in se stesso.

Il principio transpersonale

Incapacità applicabile dove sono presenti limitazioni fisiche o psichiche, in caso di impotenza sessuale.

Dove nasce l’inghippo

L’io emozionale è colmo di percezioni auto svalutanti ed avvilenti, non riesce ad accogliere l’invito dell’io mentale a mettersi in gioco ovunque. 

Il pensiero che cura

Sono unico ed irripetibile, creato ad immagine e somiglianza divina, in me esiste un potere creativo che mi permette di costruire e partecipare alla vita, portando il mio contributo speciale.

Oltre al fiore

Condividere e partecipare. Rischiare. Sperimentare le cose invece di indietreggiare, rispettando i propri tempi, ma mettendosi in gioco.

Le parole di Edward Bach

Per coloro che si considerano inferiori e meno capaci degli altri. Si aspettano sempre di fallire e sentono che non raggiungeranno mai il successo, per questo non rischiano, né si sforzano abbastanza per riuscirci.

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