Clematis

Io sono un idealista senza illusioni.
John Fitzgerald Kennedy

CLEMATIS – Clematis Vitalba, Clematide, Barba di Vecchio, Erba dei pezzenti, Erba dei cenciosi *contenuto nel Rescue Remedy

Che tipo è?

È una persona dotata di fantasia e immaginazione, visionaria e creativa, la sua vita interiore è molto ricca e funge da tana, rappresenta il suo rifugio che talvolta lo conduce a un isolamento passivo. Ha una scarsa energia vitale, come una limitata ambizione alla vita, è un sognatore a occhi aperti, ha bisogno di essere lasciato in pace, nel suo mondo ed ha un’aria imperturbabile, come una mancanza di interesse alla sopravvivenza. E’ disinteressato per lo più al presente, come se fosse astratto dal proprio corpo, non incarnato, con la testa tra le nuvole, proteso sempre verso un futuro idealizzato ma di fatto irreale. E’  distaccato, manifesta una qualità eterica, romantica, astrale, spesso artista, idealista e interessato all’Assoluto e al trascendente. Clematis si dimentica di mangiare e pagare le bollette, manca di senso pratico e spesso è distratto, poco presente, talvolta apatico. È disinteressato agli aspetti materiali, in questo possiede una nota di ingenuità e trasparenza. È molto vicino alle dimensioni più sottili, immateriali. Spesso è una persona tipicamente bohemienne o naif. Talvolta è considerato una persona un po’ “fuori”. E’ come se vivesse raramente nel qui e ora, ma si nutrisse esclusivamente di sogni, non tanto come obiettivi da realizzare concretamente nell’adesso, ma utopie da spostare sempre in avanti nel tempo, vive con l’idea che quando si manifesteranno gli cambieranno finalmente la vita (quando troverò l’uomo dei sogni, la casa dei sogni, il lavoro dei sogni…), alibi per restare nel suo torpore e nella sua evanescenza.

Le parole che lo descrivono

Arte, visione, incoscienza, bellezza, sopore, isolamento passivo, disconnessione, scollegamento, apatia, confusione, disattenzione, distrazione, astrazione, utopia, sogno, ideale, creatività, pigrizia, freddezza, romanticismo, eccentricità, distacco, indifferenza, mistero, viaggio, evasione.

La sua lezione

Clematis aiuta a concretizzare le idee e le visioni e a portare a compimento il proprio programma di incarnazione, il proprio operato nel mondo, inoltre aiuta a sviluppare una consapevolezza emozionale, uscire dall’indifferenza sviluppando l’affabilità così da permettere l’empatia e quindi l’incontro con gli altri.

Dice spesso e volentieri

  • Ho la testa tra le nuvole, sono sempre distratta.
  • Bollette? Quali bollette dovevo pagare?
  • Ops! Rovescio sempre le cose, sono davvero maldestra.
  • Scusa cosa stavi dicendo? Pensavo ad altro…
  • Mi faccio sempre male e non so il perché.
  • Quando mi sposerò, avrò dei figli e comprerò la casa dei miei sogni allora finalmente sarò felice.

La forma e il gesto del fiore

Ogni fiore produce una ventina di semi da cui spunta una specie di lanetta nebulosa e impalpabile che funge da mezzo di trasporto per portarli lontano dalla pianta. I semi esagonali hanno la forma di spermatozoi (in geometria sacra l’esagono è equilibrio tra cielo e terra e insieme di possibilità), essi vengono conservati per tutto l’inverno per poi essere lasciati disperdere dal vento. La sua è quasi un’indifferenza, una dimensione onirica, astrale, distaccata. Non ha una struttura eretta ma è come se si arrampicasse morbida e in molte direzioni alla ricerca di un punto di appoggio, ondeggia senza una direzione chiara né con determinazione. Questi fili argentati che tengono legato il seme contengono l’aspetto lunare di Clematis, la sua connessione a un’altra dimensione, misteriosa e astratta, femminile. In questa pianta “appesa” è difficile individuare le radici, come a indicare una difficoltà nel radicamento, non vi è nemmeno una struttura centrale e questo indica la dispersività tipica di Clematis che predilige infatti i terreni calcarei, friabili, di consistenza cedevole. I fiori sono bianchi simili a stelle, riflettono la luce senza assorbirla, puri e ultraterreni. I pistilli sono orientati verso l’alto, verso il cielo, come a connettere la pianta all’aldilà. L’essere priva di petali suggerisce una carenza emotiva, un’assenza di calore. La sua posizione e il suo aspetto quasi fiabesco la connettono al mondo del sonno e dell’immaginazione.

Clematis fu scoperta per seconda (o terza) da Bach ed essa lo aiutò a mantenersi coi piedi per terra, conciliando il piano materiale e quello metafisico, quando egli si avventurò nel mondo invisibile e sottile dei rimedi vibrazionali, nella sua ricerca straordinaria.

I disturbi

Mancanza di concentrazione, assenza, distrazione, svenimenti, pallore, anemia, ipotonia muscolare, psoriasi da depressione apatica, scarsa memoria, scarso equilibrio, convalescenza, disturbi alimentari, anoressia, bulimia, stato di coma, tossicodipendenza, arteriosclerosi, terminazioni fredde (mani e piedi), epilessia, incidenti ricorrenti, Alzheimer, necrosi, assenza di reazione alle cure, narcolessia, autismo, dopo le anestesie, psicosi, schizofrenia, morbo di Parkinson.

Occasionalmente, quando?

Occasionalmente è utile nei momenti di cambiamento come i cambi di stagione, la primavera e l’autunno e durante l’adolescenza e la vecchiaia. A seguito di traumi e incidenti dove avviene come un distacco, una separazione da se stessi per difesa. A livello collettivo è legato ai fenomeni di pensiero magico come l’aspettativa che scommesse o lotteria ci faranno diventare felici e ricchi e ci proteggeranno dalla parte “penosa” dell’esistenza.

I bambini e gli animali

Adatto ai bambini che provengono da un ambiente violento e duro, o anche molto rigido che li costringe a un’eccessiva astrazione, oppure a quelli che a scuola sono sempre distratti, con la testa fra le nuvole, amano disegnare ma sono disinteressati al resto, inappetenti, dall’aspetto pallido, fanno fatica ad alzarsi la mattina, parlano spesso da soli o con l’amico immaginario e vivono in un mondo fantastico. Attenzione: questo non va represso in alcun modo! E’ parte della grandiosità dei bambini che li connette alle dimensioni sottili e ai mondi immaginari, va solo integrato alla parte reale e concreta della vita e del gioco quando questo li porta ad un certo isolamento, anche attraverso attività col corpo che gli permettano il radicamento; per gli animali difficili da educare perché distratti, molto pigri, che dormono tanto, per tutti quei casi di perdita di coscienza, in caso di apatia generale, per favorire il risveglio a seguito di interventi chirurgici e anestesie, riconnette alla fisicità.

Il principio transpersonale

Disconnessione (comprende morte e letargo) nel senso che corregge la separazione che avviene a seguito del trauma, attiva i processi di riparazione a vari livelli, utile per tutte le forme di incoscienza (alcol, droghe, mancanza di sonno, svenimento, coma, psicofarmaci). Quando una zona del corpo sta morendo, si sta necrotizzando, o perde sensibilità (addormentamento), per tutte le affezioni della vista importanti e agli occhi, qui le persone non vogliono vedere quello che la vita gli mostra e si astraggono attraverso la malattia, per il freddo corporeo a terminazioni come assenza di vita/calore.

Dove nasce l’inghippo

L’io emozionale si rifugia dal dolore del mondo e l’io mentale si ritira come ipnotizzato, in trance.

Il pensiero che cura

Amo il mondo così com’è, partecipo ad esso e mi organizzo per realizzare i miei sogni. Sono presente, vedo con chiarezza, do forma alla mia visione.

Oltre al fiore

Praticare la Presenza. Fare attività con il corpo e mettere in atto la propria creatività. Meditazione camminata. Yoga.

Le parole di Edward Bach

Per i sognatori e gli addormentati, che non sono mai completamente svegli e non hanno grande interesse per la vita. Persone tranquille, non propriamente felici della loro condizione attuale, che vivono più nel futuro che nel presente. Vivono nella speranza di tempi più felici in cui i loro ideali potranno trasformarsi in realtà. Nella malattia, alcuni fanno pochissimi sforzi o addirittura nessuno per guarire, e in certi casi possono arrivare a desiderare la morte con la speranza di una vita migliore, o forse con il desiderio di ritrovare una persona cara che hanno perduto.

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